Con commozione ricordo la sera in cui il sig. Lelli Mario, della ex ditta concessionaria Autolelli di Castel di Lama (AP), mi chiamò al cellulare chiedendomi un immediato appuntamento perché aveva bisogno del mio servizio di controllo delle banche.
Non credevo al mio cellulare, quel bel NOKIA 6110 camaleonte, che ancora oggi in molte gallerie o cantine ricordo a dalla tacca TIM onnipresente e dall’ inesauribile batteria al Litio. Ebbene dopo sei mesi che parlavo costantemente con il ” responsabile finanziario” della ditta, eccolo li, il titolare in persona che mi chiama.
Parliamo dell’oramai lontano autunno 2004 quando all’indomani della telefonata di Mario, mi trovavo negli uffici di questa ciclopica concessionaria FIAT, pensate era la quarta concessionaria FIAT più grande per volumi in Italia.
Non credevo ancora potessi essere finalmente entrato li, in quegli uffici che trasudavano miliardi di fatturato maturati sin dagli anni ’60/’70 quando Mario partiva su e giù dal Pimonte, dalla Lombardia a portare in Ascoli gli allora prestigiosi veicoli della fabbrica Italiana di automobili per antonomasia.
Il sig. Lelli, come solo per pochi minuti l’ho chiamato, poi volle sempre lo chiamassi Mario e basta, era seduto nel suo piccolo ufficio infondo a destra partendo dall’entrata principale. Li immerso tra carte e una moltitudine di Santi, Crocifissi, Papi, Beati e volti Sacri evidenza di una devozione Cristina fuori dal comune.
Mi anticipò subito Lui, quasi non dovessi oltrepassare quel varco di sacrale intimità che era il suo ufficio, atteggiamento che che contrastò subito però con quel suo fare cortese, umile e di grande attesa, come fosse arrivato chissà chi…ci accomodammo in sala riunione al pino superiore.
Sapete, a 23 anni, con nemmeno un anno di esperienza nella materia e saper di dover affrontare una realtà del genere e parlare di Anatocismo ( per molti ai tempi era solo una incomprensibile parolaccia), di usura Bancaria ( che anche questa ai tempi era solo un Vox Populi e non una acclarata giurisprudenza come oggi) e SWAP di dimensioni Milionarie…credetemi, generava in me quel famoso buco nello stomaco, quello sfarfallio tipico di quei secondi che precedono il primo bacio.
Ed eccomi che nell’ascoltare la storia della ditta, la storia personale di Mario le vicende con l’ormai diventato gruppo Fiat, e le banche che lo attanagliavano da tutte le parti iniziavo a prendere coscienza che sarei potuto essere, insieme alla mia organizzazione, un’opportunità straordinaria per l’allora concessionaria AUTOLELLI srl.
La settimana dopo ero già a ritirare faldoni e faldoni di documentazione, estratti conto dai primi anni ’80, contratti Derivati SWAP etc.
Chiudo l’accordo economico per la consulenza e di li a 15 giorni tornai con una serie di dati che ancora a pensarci, vedo tremare quel foglio nelle mani di Mario.
Ai tempi, tra tutte le Banche, a titolo di Anatocismo, interessi Ultralegali, Commisioni bancarie non dovute (es. commissioni di massimo scoperto) Usura bancaria, ristorni per indebiti su SWAP, la Autolelli srl era creditrice nei confronti delle banche di una somma che superava i 9 milioni di Euro.
Purtroppo però, negli anni a venire gli sforzi profusi dal mio Team, Avv. Argento, il dott. Gennaro Baccile e altri professionisti, non hanno arginato le falle di una ditta storica crollando per forze di causa maggiore in un fallimento. Nonostante anche un successo in corte di Appello di Ancona dove venne recuperato un Milione di Euro da Unicredit per nullità del contratto Swap.
La curatela fallimentare vide bene di portare avanti le battaglie nei confronti delle banche, mantenendo saldissimo il legame con i professionisti Argento/Baccile, da me presentati a Mario.
Bene, a distanza di 10 anni da quella telefonata e da qualche hanno dalla sentenza dichiarativa di fallimento della concessionaria Auolelli, il Tribunale di Ascoli Piceno ha riconosciuto un saldo creditore di conto corrente, per la sola Monte Paschi di Siena pari a 3.500.000,00 euro, di fronte ad un insinuazione al passivo fallimentare della medesima banca che superava i 5.000.000,00 di euro.
Totale differenza tra ciò che chiedeva la Banca e quello che era il giusto saldo di conto pari a 8.800.000,00 euro (Totale indebiti per Anatocismo, interessi Ultralegali, commissioni di massimo scoperto illegittime, spese ingiustificate, Usura e, dulcis in fundo, Saldo zero del primo estratto conto depositato dalla banca)
Ne godrà certamente la curatela fallimentare, ma non posso nascondere l’orgoglio di aver dato inizio a un percorso che, seppur disastroso e fallimentare nella connotazione aziendalistica (purtroppo la ditta è fallita), ha dato ragione ad un verbo che quest’anno sono 11 anni porto in tutta Italia.
Grazie comunque a Mario che allora mi diede fiducia e grazie certamente ai miei mentori per avermi dato l’opportunità di crescere e formarmi in questa meravigliosa professione.
Auspico con continua fede nella legge e nella matematica che si reiteri il successo anche con le altre banche della “Autolelli”
GRAZIE