Banca Condannata a restituire 38.000,00 Euro a impresa Forlivese per Interessi e Spese Non dovute
Sentenza del 25 novembre 2021
Se hai dei conti correnti Affidati sotto forma di Fido Ordinario o Anticipo è bene che ti concentri un attimo e vedi che opportunità è celata dietro le prossime righe e la Verità che la sostiene.
Il Giudice del Tribunale di Forlí accoglie in Toto le ragioni avanzate dall’impresa difesa dal nostro storico Avv. Emanuele Argento fatta eccezione per il periodo temporale considerato ai fini dei ricalcoli.
Parliamo di Conti Correnti Affidati, Conto corrente Ordinario e Conto Anticipo Salvo Buon Fine.
Tutto è partito nel 2016, quando sono stato contattato dalla ditta in questione che nutriva seri dubbi sulla correttezza di alcuni istituti di credito in numerosi conti correnti.
Fatta la necessaria prima Diagnosi Giurimetrica si è arrivati alla misurazione di una somma di Denaro che la banca in questione (di cui non possio fare menzione per espresso ordine del giudice in Sentenza) doveva restituire all’impresa una somma di oltre 100.000,00 Euro a titoli di interessi su interessi (c.d. Anatocismo), Commissioni di Massimo Scoperto non dovute e Tassi Ultralegali derivanti da una contrattualistica in cui la Banca è mancata in termini di trasparenza.
Presa coscienza di questa mole di denaro che la Banca in questione doveva restituirle, l’Azienda Forlivese prende fiducia e assistita dallo Staff di InsiderBancario® e SosUtenti, fa redigere una Perizia Giurimetrica a firma del mio maestro Dott. Gennaro Baccile e tenta subito la via bonaria e conciliativa come prevede la legge (mediazione obbligatoria) per trovare un accordo.
Risultati vani in tentativi profusi per una transazione bonaria, siamo stati costretti a citare in giudizio la Banca.
A distanza di qualche anno, fatto il giudice tutte le sue verifiche del caso con l’ausilio di un Consulente tecnico di sua fiducia, chiamata tra l’altro ben due volte a depositare la Sua Perizia, viene determinata una somma di indebiti di oltre 130.000,00 euro!!
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Leggendo bene la sentenza che trovi al link riportato in fondo a questo articolo, il giudice ha confermato:
La presenza di contratti di conto corrente senza una regolare comunicazione al cliente di quello che sarebbe stato il tasso di interesse [TAE] che avrebbe pagato alla banca nel corso del rapporto.
Pertanto tutto il rapporto va ricalcolato al tasso Ex Art. 117 TUB ( valore Minimi di BOT)
Commissioni di massimo scoperto Non definite correttamente a contratto
“Cos’é la Cms? “
È un balzello in più di costo del denaro oltre agli interessi corrispettivi nei fidi di conto corrente che veniva fatto pagare sulla punta massima di esposizione entro il Fido nell’Arco del trimestre di riferimento. Se poi si andava fuori fido questa aliquota saliva ulteriormente aggravando pesantemente il costo del Denaro.
Pertanto AZZERAMENTO di Tutte le CMS pagate!
Tassi Effettivi Usurari pagati dall’impresa alla Banca nel corso dei vari trimestri
“..come ha fatto la Banca ad andare in Usura?”
Addebitando al Cliente per numerosi Trimestri un cumulo di costo tra interessi, Spese, Commissioni di Massimo Scoperto, Commissione disponibilità fondi, Interessi su Interessi Superiore alle Soglie consentite dalla Legge ( C.d. Tasso Soglia o Tasso da Usura)
Nei trimestri in cui la Banca è andata in usura il giudice ha disposto l’azzeramento degli interessi!
Spese Legali a carico della banca al 50% e liquidate a favore dell’Avv. Argento.
Unico Neo è la Prescrizione decennale che ha tagliato circa 100.000,00 euro di Indebiti che il CTU aveva ricalcolato in favore dell’Impresa
Chiaramente il risultato ottenuto dalla squadra con il mio coordinamento informativo, la difesa legale dell’ Avv. Emanuele Argento e Tecnico processuale di parte Dott. Gennaro Baccile, è certamente degno di nota in un recente periodo dove anche la suprema corte di legittimità, perdendo il lume della legge, della Matematica e dell’ordinario buon senso, ha teso una lunga mano d’aiuto al sistema bancario con Sentenze prodomo banche nonostante per decenni è un dato certo queste abbiano lucrato cifre da capogiro sulle spalle dell’economia reale e produttiva.
Questa Sentenza fa dunque ben Sperare le famiglie produttrici dell’Emilia Romagna e non solo che sono costrette a difendersi o volessero attaccare la Banca per riprendere quei soldi pagati in più rispetto al dovuto.
Proprio come in questo successo del Tribunale di Forlì.
Certo che per l’azienda Forlivese, sapere di aver dovuto attraversare periodi di Crisi con l’ammanco nelle casse aziendali di oltre 100.000 euro lascia intendere che questi aveva le spalle larghe per portare avanti l’attività.
Cosa dire delle migliaia di Aziende che invece nel corso di questo ultimo decennio non ce l’hanno fatta?
Quale sarebbe stata la sorte di queste se avessero avuto l’opportunità di avere indietro quelle somme pagate indebitamente alle banche?
Con questo interrogativo, l’invito che faccio a Te, la Tua Azienda e suoi eventuali garanti è di verificare i rapporti bancari, Conti correnti, Mutui, Finanziamenti, Leasing e determinare quanto ti spetterebbe per legge!
Che ti voglia togliere il sassolino dalla scarpa come in questo caso o a maggior ragione ti debba difendere da richieste di rientro, decreti ingiuntivi, precetti, pignoramenti o voglia cercare di bloccare un’attività esecutiva questa è la Via.
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