10 REGOLE che il tuo direttore di Banca non Ti svelerà mai ma che scoprirai essere vitali per Te e per il RATING della Tua Azienda.

Siamo alle solite, Vai in banca e non riesci a capire come mai il tuo Rating ti sembra qualcosa di incomprensibile, di indomabile  e fuori dal Tuo agevole controllo.

In effetti il Rating bancario è frutto di una serie di algoritmi diversi da banca a banca. Rappresenta di fatto lo stato di salute della Tua azienda. Quanto e come puoi essere finanziato attraverso il canale bancario classico.

Ognuna  delle banche ha una serie di parametri che, inseriti nel proprio programma li porta a definire con puntualità qual è l’esatta affidabilità della Tua azienda (Il Rating appunto.)

Un dei parametri che la banca tiene assolutamente in considerazione è il così detto Andamentale in Centrale Rischi (Interno e di sistema).

Ma sai quanto pesa La CR banca d’Italia all’interno dell’algoritmo di calcolo del Rating?

Arriva a pesare fino ad un 70% e PIU’!!!!

E il Bilancio? Beh, per un azienda di medie dimensioni come potrebbe essere la tua (e parlo di Media, Piccola e Micro impresa) non arriviamo ad un incidenza oltre il 15/20%!!!

Si, hai capito bene, QUINDICI/VENTI PERCENTO!

Ne ho parlato approfonditamente in questo articolo: LEGGI ARTICOLO CLICCANDO QUI

ORA, ti invito a riflettere:

Come puoi pensare di tenere sotto controllo il tuo merito creditizio, senza conoscere quali sono le regole base per INFLUENZARE ciò che pesa come ti ho detto, oltre il 70 % del Tuo Rating?

E per di più sapendo che oltre il 40% delle segnalazioni fatte dalle banche alla Centrale Rischi Banca d’Italia e alle altre SIC ( CRIF, Experian, Assilea, Cribis..) sono ERRATE!?

Torre di BabeleSe non inizi a capirne le regole base, mi dispiace dirtelo ma con le banche continuerai avere un rapporto in stile TORRE di BABELE, Lei parla una lingua e lei un’altra.

Ecco il perché vengo a dirti che la Centrale Rischi Banca d’Italia è da monitorare periodicamente, almeno ogni volta che vai presso la tua banca a rinnovare i tuoi fidi o a chiederne di nuovi.

Fare la richiesta e basta però, significa assumere solo un ruolo passivo, di consultazione, di presa visione di quanto viene riportato

Non Basta!!!

Quello che voglio sottolinearti ora è che questo approccio non può farti evitare ex ante (PRIMA) le segnalazioni ( e come detto spesso ERRATE)

Quello che vai a fare, una volta che avrai chiesto e ricevuto la Visura della Centrale Rischi banca d’Italia, si limita ad in intervento sempre e comunque ex post (DOPO gli eventi), a giochi fatti e in ritardo di 2 mesi circa sugli eventi (infatti la Visura riporta sempre dati vecchi di circa 2 mesi).

Prova ad immaginare diversamente il Tuo ruolo…prova a pensare a questo:

<<…se conoscessi le “regole del gioco”, se conoscessi come le mie azioni possono influenzare le segnalazioni forse potrei in qualche modo gestire le segnalazioni a mio nome (evitandole in toto, evitando le più gravi, o evitando comunque tutto ciò che può intaccare il mio merito creditizio)..>>

Il concetto di fondo è che se paghi regolarmente, non sconfini mai e gestisce al meglio i rapporti con le banche, problemi non ne avrai, ma se invece:

  • Versassi in un periodo poco felice?
  • Se fossi a corto di liquidità e dovessi scegliere quando e quale banca pagare?
  • Se dovessi essere messo di fronte a scelte forzate che comunque impatteranno sulla tua immagine quale azione sarà meglio compiere per proteggere tale immagine il più possibile?

Qui ti riporto un breve approfondimento ( che tratto nel mio corso “ContTesta La Banca”) dedicato proprio a questo, a illustrare semplice regole comportamentali piuttosto banali a prima vista (proprio sviluppando il concetto di usare “La Testa” in banca), ma in realtà poco conosciute, come poco conosciute sono le conseguenze che ci sono se non le metti in pratica.

Come evitare quindi le conseguenze negative o limitarne gli effetti?

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Segui queste Regole….

ECCOTI LE 10 REGOLE AUREE DA SEGUIRE!!!

1)Evita assolutamente sconfini continuativi per più di 90 giorni…questo limite temporale è il limite attuale che discrimina un “semplice” grave ritardo da un PAST DUE (termine tecnico che individua il default – da Google: in economia, l’incapacità patrimoniale di un debitore di soddisfare le proprie obbligazioni – del soggetto affidato). Fai tutto quello che è possibile per non arrivarci, segui le regole successive e quantomeno ci arriverai in molto, molto più tempo…magari nel mentre la situazione dell’azienda migliora, o riesco a recuperare liquidità altrove!

Per farti un esempio dell’importanza di questo limite temporale basti pensare che è stato individuato dall’ABI come spartiacque dei soggetti che potevano aderire alla Moratoria 2009-2010 e dall’EBA (Banca Centrale Europea e dal Comitato Basilea 3 come evento in seguito al quale la banca che lo segnala deve accantonare un patrimonio di vigilanza assolutamente maggiore di quello che avrebbe dovuto predisporre sino a due anni fa).

NOTA: Tecnicamente il rating delle azienda presso tutte le banche affidanti (non solo quella che segnala il past due) potrebbe sostanzialmente  crollare in pochissimo tempo. Ricordati anche che le soglie minime per cui un past due è verificato presso una banca è che, almeno su un contratto, siano presenti sconfini da oltre 90 giorni consecutivi e chi gli stessi pesino per almeno il 2,5% degli affidamenti stessi (soglia assoluta minima è poi 500 € per le persone giuridiche e 100 € per le persone fisiche).

2)Non sconfinare mai o essere insolventi per più di 90 giorni consecutivi…la continuità è un elemento essenziale del cambiamento dello stato del rapporto (la Centrale Rischi Banca d’Italia segnala questi ritardi continuati con codici diversi, molto penalizzanti per l’affidato).

Cosa significa nella pratica? Se non avessi il denaro per pagare?

Ti giro la domanda: e se avessi diversi impegni in essere a cui fare fronte?

Beh.. la risposta è una: cerca di far ruotare l’insoluto/sconfino su varie banche e linee, interrompendo la continuità dell’insoluto entro i 90 giorni.

Quando andate a saldare l’arretrato specificate formalmente che tale pagamento è da imputare alla rata più vecchia e non all’ultima!

Se sei arrivato a leggere fino a qui e volessi approfondire cosa è uno sconfino e perchè affrontare la Paura dei 90 Giorni e del 2,5% sul totale dei fidi

Sconfini in Centrale Rischi

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3) Cercando di rispettare la prima regola se devi scegliere di sconfinare o andare in insoluto cerca di farlo su linee a revoca…sconfinare su di esse è molto meno grave che il non pagare le rate di un mutuo/leasing/finanziamento. I fidi di cassa a revoca hanno un margine di tolleranza degli sconfini maggiore, nel senso che non penalizzano quanto l’essere inadempienti su una linea a scadenza con un piano di rientro programmato (Mutuo, Finanziamento Chirografario, Leasing).

4) Cerca sempre di attingere liquidità dalle linee di credito sottoutilizzate (anche movimentando denaro fra diverse banche) per far fronte ai vari impegni in scadenza o per riequilibrare posizione sature o del tutto sconfinate (Esempio: se avete una rata in scadenza su una banca e sul conto non avete nulla girate del denaro da un’altra banca anche a costo di sconfinare se necessario)…sembra un’ovvietà ma non è così!!!!.

5) Se possibile, cerca di alternare gli inadempimenti periodicamente da banca a banca, magari privilegiandone una o due (questo per proteggere il vostro andamentale e storico interno).

6) Se fossi in presenza di sconfini continuativi (se spesso fuori fido) e tollerati dalla banca cerca di ridiscutere gli affidamenti puntando ad un aumento pari alla media degli sconfini dell’ultimo anno. E’ poco salutare farsi concedere la possibilità di sconfinare, magari dall’amico direttore, e poi vedersi segnalare e comunque peggiorare il proprio andamentale (Rating)…quando cambia il direttore che succederà?!

7) Se porto effetti (Fatture, Ri.ba) in banca per delle anticipazioni e questi storicamente e statisticamente non sono di livello eccelso (è un eufemismo…per dire in maniera carina che sono tuoi Clienti che non pagano puntualmente!!!) cerca di distribuirli su più istituti e cerca di collocarli nella banca che parallelamente Ti conceda anche linee a revoca proporzionate. Se gli effetti vanno impagati si riversano sul c/c mentre se non abbiamo affidamenti è uno sconfino garantito!!!

8) Se sei insolvente/sconfinato da diverso tempo e in maniera quindi continuata cerca sempre di dialogare con la banca, fallo per iscritto, e dimostrati sempre conciliante e propositivo. Questo anche se sai che la banca ti deve restituire un mucchio di soldi per Anatocismo e Usura. Proporre un piano di rientro che sia realistico, congruo e per iscritto.

Nei casi di stati di insolvenza, può fare la differenza fra l’essere segnalato solo come “cattivo pagatore” e non come soggetto in SOFFERENZA.

9)Ricordati sempre che quando la banca consulta la Tua Centrale Rischi (e quella della ditta) può vedere al massimo gli ultimi 36 mesi…Questo significa:

  • Che quando chiudo una posizione a sofferenza non significa che questa scompaia dalla CR.
  • Che se ho un passato (ultimi 36 mesi) di impagati è sempre meglio tenerlo in conto soprattutto se mi rivolgo presso una nuova banca;
  • Che se ci sono errate segnalazioni bisogna farle rettificare sempre se queste ricadono negli ultimi 3 anni.

10) Impara un concetto fondamentale: le banche rispondono a dei principi di condotta, a principi di creazione di un patrimonio di vigilanza ben precisi che devono rispettare (e Banca d’Italia e la Banca Centrale Euopea sono li per far si che vengano rispettati da tutti)…

Se conosci quindi nel dettaglio quali sono le discriminanti che generano conseguenze per la banca, e in base a questo agisci, alla banca creiamo meno problemi, non la costringiamo a fare determinate segnalazioni e ad adottare determinate risoluzioni.

Queste regole valgono anche per chi non Versa in situazioni di difficoltà ed è seriamente intenzionato ad evitarle.

Spero che queste 10 regole possano esserti state utili e ti abbiano stimolato a cambiare atteggiamento.

Se non vuoi più subire i dati che ti arrivano dalla Centrale Rischi, ricordati di chiedere sin da ora la tua Centrale Rischi Storica in Banca d’Italia  e chiedere CLICCANDO QUI SOTTO la Tua Diagnosi informativa così da avviare il tuo processo di consapevolezza.

Orienteremo insieme le priorità valutando gli eventuali interventi da fare subito e quelli eventualmente relativi ai DANNI d’IMMAGINE secondo il metodo INSIDERBANCARIO, il condensato di 15 anni di esclusiva esperienza in materia di Anatocismo e Usura Bancaria con a disposizione per Te il meglio della ricerca scientifica e giuridica applicata in migliaia di casi Bancari di successo in oltre 30 anni di studi.

“Sfrutta” la banca per il Tuo Business!!! Ti aspetto 😉