Buongiorno gradirei conoscere per quanti anni abbiamo la possibilità di controllare se siamo stati vittime di anatocismo? Grazie e lieta giornata. Marina from Marina 13. Maggio 2014

Buona sera,

quando parliamo di anatocismo è legittimo pensare che tutti coloro che hanno utilizzato scoperti di conto corrente in primis e conti SBF/Anticipi ad esso collegati hanno “subito ” la prassi bancaria di pagare gli oneri ogni tre mesi, c.d. Anatocismo.

Pagando ogni tre mesi, marzo, giugno settembre e dicembre, ogni qualvolta la banca detraeva dal conto corrente gli Interessi le spese e le commissioni, queste diventavano di fatto capitale su cui calcolare per il periodo successivo ulteriori interessi, generando appunto interessi su interessi, interessi sulle commissioni di massimo scoperto etc.

Prassi dichiarata Illegittima da plurime sentenze di cassazione sia a Sezione Semplice che a Sezioni Unite.

Questa prassi è stata legittimata con l’entrata in vigore della delibera del CICR del 9 febbraio 2000 allorquando il legislatore ha demandato ai 7/8 ministri  (costituenti il CICR- Comitato interministeriale credito e risparmio) di normare la prassi dell’Anatocismo.

Bene, dall’entrata in vigore di questa delibera l’Anatocismo è diventato regolare, a patto che esista un contratto nella quale il correntista abbia accettato di pagare gli interessi passivi ogni tre mesi, ma abbia contestualmente accettato anche di incassare, ogni tre mesi, anche gli interessi attivi (prima gli interessi attivi la banca li pagava solo una volta all’anno il 31 dicembre).

In mancanza di questa clausola contrattuale l’anatocismo è irregolare fino alla firma di un contratto di questo tipo o addirittura fino ad oggi.

In definitiva se ha i documenti, possiamo tornare indietro fino al 1952 a rielaborare i conti correnti.

Il limite si pone solo nel caso in cui il conto corrente si astato chiuso da oltre 10 anni. Es: conto chiuso il 10 maggio 2004 significa che il mio diritto a chiedere indietro le somme a titolo di Anatocismo,  ma non solo,  si è Prescritto.

Stefano Cesare SCP